Chi sceglie il serramento in pvc però non è sempre guidato dalla ricerca di un prezzo più accessibile ma anche dalla necessità di un prodotto a zero manutenzione che sia pratico da pulire.
In città, dove c’è smog e l’escursione termica è contenuta o in una località di mare dove c’è il problema della salsedine che corrode il metallo, il serramento in pvc è una valida alternativa purché presenti caratteristiche come il giunto aperto (una tripla barriera di guarnizioni perimetrali che girano sul perimetro dell’infisso per proteggere la ferramenta dalla ossidazione) e che sia completamente rinforzato in metallo al suo interno. Non dimentichiamoci che il pvc è un materiale più sensibile al calore pertanto deve essere adeguatamente rinforzato.
Il pvc come materiale per serramenti fino al primo decennio del 2000 era poco diffuso in Italia ma molto utilizzato nei paesi dell’Europa settentrionale; successivamente la sua composizione è stata oggetto di ricerca ed è stata ottimizzata anche per il clima mediterraneo. Forse pochi sanno che il cosiddetto “effetto legno” creato con l’applicazione di pellicole che ne riproducono tutte le sfumature sia stato implementato per rispondere alla domanda del mercato italiano dove il legno nelle sue sfumature naturali era il materiale più utilizzato per i serramenti.
Possiamo dire che la scelta del pvc come materiale per serramenti ha quindi due vantaggi: prezzo economico e zero manutenzione mentre i difetti sono direttamente proporzionali alla qualità del serramento. Nel pvc la medio - bassa qualità va scartata a priori, per essere certi di un buon acquisto è sufficiente eliminare tutto ciò che sta al di sotto dell’alta gamma e partire quindi da un serramento in pvc di buona qualità con un estruso di adeguato spessore, un vetro camera strutturale, una anima in metallo sulle ante e sul telaio e i rostri di chiusura anche sul lato cerniere.
Se oltre a queste caratteristiche avrà anche una tripla barriera di guarnizione tra anta e telaio ed un rinforzo strutturale negli angoli e nel nodo centrale dove si incontrano le due ante in chiusura parliamo già di un serramento in pvc di ottima qualità.
Se oltre a queste caratteristiche offrirà più varianti di colori in pasta e texture opache (non semi lucide e plasticose) e autorigeneranti che lo renderanno inalterabile nel tempo parliamo addirittura di un serramento in pvc di eccellente qualità.
Quando il serramento in pvc arriva all’eccellenza, non ha nulla da invidiare, tecnicamente, al serramento realizzato con materiali più nobili anzi, nel caso di serramenti bianchi è anche decisamente più pratico.
Il finto “effetto legno” che può in alcuni casi passare inosservato alla vista ma non al tatto, per molti è considerato uno dei difetti maggiori del pvc. In realtà si tratta di una questione estetica e soggettiva e non strutturale, l’aspetto più importante invece è l’eco-sostenibilità.
Oggi siamo più sensibili alle questioni ambientali e scegliere prodotti di aziende che si impegnano a fornire materiali di qualità che possano garantire un ciclo vitale del prodotto dove siano presenti più fasi di riciclo, modalità di produzione rispettose dell’ ambiente e dei diritti di chi vi lavora, è il migliore criterio di scelta, soprattutto nel pvc dove l’80% della vendita in Italia si basa su prodotti estrusi provenienti da paesi esteri dove normative e requisiti sono molto meno severi che in Italia.
E i serramenti in legno?
I serramenti in legno non hanno bisogno di essere decantati, quelli di alta qualità sono semplicemente meravigliosi ed hanno costi adeguati ai materiali utilizzati.
Se parliamo di serramenti di qualità medio alta, oggi la ricerca e lo sviluppo di nanotecnologie per la verniciatura sono arrivate al punto di garantire la finitura esterna per anni senza bisogno di manutenzione.